Cannabidiolo

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Che cos’è il cannabidiolo? Il CBD, o cannabidiolo è una fitomolecola estratta principalmente dai fiori e dalle foglie delle piante di canapa. È un fitocannabinoide naturale impiegato in diversi ambiti, dalla nutraceutica alla cosmeceutica.

Cannabidiolo in ambito medico

Il cannabidiolo in ambito medico viene utilizzato principalmente come olio ad uso topico e può essere titolato in diverse percentuali in molti oli vettori (principalmente olio di oliva ed olio di canapa per sfruttare le caratteristiche virtuose di entrambi questi olii).

Dagli studi condotti fino ad oggi sui cannabinoidi, sono emersi numerosi effetti positivi mediati dalla molecola di CBD. In particolare tale molecola dimostra di avere grandi virtù terapeutiche e più nello specifico:

  • Proprietà antalgiche e antinfiammatorie
  • Combatte stress, ansia e depressione
  • Riduzione di emicrania e cefalea
  • Attività miorilassante
  • Trattamento dell’insonnia
  • Regolazione del ritmo circadiano ristabilendo la corretta alternanza sonno/veglia

Esistono inoltre numerosi studi che indicano un coinvolgimento importante del sistema Endocannabinoide nei trattamenti di autismo, epilessia e demenza senile. Viene utilizzato anche per il trattamento del dolore neuropatico.

Differenze tra i fitocannabinoidi

È importante sottolineare la principale differenza tra i diversi fitocannabinoidi. THC e CBD (cannabidiolo) sono le due molecole più conosciute in questo ambito.

La differenza fondamentale è la presenza di effetti psicoattivi quando viene utilizzato un composto a base di THC.

Il cannabidiolo infatti, non possiede effetti psicoattivi e non ha controindicazioni, anzi riduce gli effetti psicoattivi del THC. Ecco il perché della presenza sul mercato di prodotti full spectrum contenenti entrambe le molecole.

L’olio di CBD rappresenta quindi la miglior opzione di trattamento naturale, efficace in ambito antinfiammatorio, antidolorifico, miorilassante, senza tuttavia produrre dipendenza o effetti psicotropi come sonnolenza o riduzione di riflessi.

Come agisce il Cannabidiolo

Ma vediamo ora come più nello specifico agisce l’olio di CBD sul nostro sistema endocannabinoide.

Un’esposizione prolungata allo stress esaurisce il tono della segnaletica endocannabinoide e questo, a sua volta, genera effetti sfavorevoli per molti processi fisiologici.

I soggetti esposti a stress cronico si di tipo fisico (come ad esempio infezioni ricorrenti, interventi chirurgici, eventi di natura traumatica) o psicologico (patologie della sfera psicologica, lutti, problemi sul lavoro o in famiglia), possono incorrere in patologie dette “Clinical Endocannabinoid Deficiency” o CED. Tra queste annoveriamo ad esempio: emicrania, insonnia, stanchezza cronica, fibromialgia, stress-post traumatico, infiammazioni croniche dell’intestino (MICI).

È infatti ormai riconosciuto come lo stress operi sull’epigenetica del Sistema Endocannabinoide. Oltre a ciò, una diminuzione della segnaletica cannabinoide determina un’alterazione dei ritmi circadiani andando a modificare la corretta alternanza sonno/veglia.

Sappiamo infatti che è proprio una precisa alternanza dei due endocannabinoidi principali a contribuire agli stati di veglia e sonno.

Ovviamente anche la mancanza di sonno contribuisce come fattore stressante. Il legame tra stress e ansia è noto ormai da molto tempo. Più un fenomeno che causa stress è presente e duraturo, più è probabile sviluppare inoltre disturbi d’ansia. Anche le aree cerebrali coinvolte sono più o meno note.

Ti è piaciuto questo argomento? Leggi il nostro articolo di approfondimento se vuoi saperne di più sulle differenze tra THC e CBD.

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4 commenti su “Cannabidiolo”

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