Infezione Polmonare
Parliamo oggi di infezione polmonare e tutto quello che c’è da sapere. La polmonite è un’infezione virale o batterica delle piccole cavità polmonari chiamate alveoli e/o dei tessuti circostanti. Nel mondo, la polmonite, insieme all’influenza, è l’ottava causa principale di decesso ed è la principale causa infettiva di decesso.
L’infezione polmonare è la causa più comune di decesso tra le infezioni che si sviluppano quando si è ricoverati in ospedale. Inoltre è la causa generale più comune di morte nei Paesi in via di sviluppo. La polmonite è una delle infezioni gravi più frequenti nei bambini e nei neonati, con un’incidenza annuale pari a 34-40 casi su 1.000 bambini. In Europa e Nord America.
Infezione Polmonare Cause
Le cause della polmonite sono molteplici. Può essere infatti causata da diversi microrganismi, tra cui batteri, virus, funghi e parassiti.
Le polmoniti batteriche o virali sono molto più comuni rispetto agli altri tipi di polmonite. Può essere coinvolto più di un microrganismo. Per esempio, l’influenza (che è un’infezione virale) è spesso complicata da una polmonite batterica. Le vie aeree ed i nostri polmoni sono costantemente esposti ai microrganismi.
Nel naso e nella gola sono presenti moltissimi batteri, talvolta anche virus. Per questo motivo piccole quantità di tali organismi vengono regolarmente inalate con l’aria o aspirate dal tratto digerente, dalla bocca o dalla gola. Normalmente, questi organismi vengono prontamente affrontati da diversi meccanismi di difesa del nostro organismo. Primo fra tutti il riflesso della tosse, che aiuta ad espellere muco e sostanze estranee.
Ricordiamo poi che le cellule che rivestono le vie polmonari sono in grado di impedire ai microrganismi di invadere i polmoni, spingendo il muco e le sostanze estranee verso l’alto. In modo che possano essere espulse con la tosse. Sono inoltre in grado di produrre proteine prodotte che attaccano i microrganismi eliminandoli.
Ruolo del sistema immunitario nelle infezioni polmonari
Il ruolo principale, durante l’infezione polmonare, viene comunque svolto dal nostro sistema immunitario. Che ci difende, in caso di avvenuto contagio, abbassando la carica virale o batterica del microorganismo indesiderato. La polmonite, dunque, si sviluppa quando i meccanismi di difesa non funzionano correttamente.
Oppure viene inalata una grande quantità di batteri che annienta le normali difese immunitarie. A volte questo succede perché veniamo in contatto con un ceppo particolarmente infettivo. In genere la polmonite si manifesta dopo l’aspirazione nei polmoni dei microrganismi presenti nelle vie aeree superiori.
Tuttavia, talvolta, l’infezione polmonare è causata da microrganismi che vengono inalati con l’aria. Microrganismi che raggiungono i polmoni attraverso il torrente ematico o che invadono direttamente i polmoni da una sede di infezione vicina.
Fattori di rischio della polmonite
Esistono diversi fattori di rischio che possono facilitare l’insorgenza di una polmonite. Una dei maggiori fattori di rischio è sicuramente la degenza dopo un intervento chirurgico. In particolare un intervento addominale, oppure dopo una lesione (trauma), come ad esempio una lesione toracica.
Questo perché, il dolore di queste condizioni fa sì che i soggetti evitino di respirare profondamente e tossire.
Quando non si respira profondamente e non si tossisce, viene meno una delle difese principali dei nostri polmoni e i microrganismi hanno maggiori probabilità di restare nei polmoni e causare infezione. Altri soggetti che non respirano profondamente e non tossiscono sono:
- le persone debilitate
- allettate
- paralizzate
- in stato di incoscienza
Anche loro sono a rischio più elevato di contrarre la polmonite
Paziente Sano e Paziente Immunodepresso
È anche importante definire lo stato immunitario del paziente affetto da infezione polmonare come sano o immunodepresso. Un paziente immunodepresso è associato a probabilità di gran lunga più alte di contrarre polmonite. Soprattutto per la forma causata da batteri e virus insoliti, ma anche quella dovuta a funghi o parassiti. Inoltre, potrebbe non manifestare una risposta efficace al trattamento come un paziente con sistema immunitario sano.
Cause di immunodepressione
Tra le cause che portano immunodepressione ricordiamo l’utilizzo di alcuni farmaci (come corticosteroidi o chemioterapici). Altra causa sono alcune malattie autoimmunitarie congenite o acquisite. Oppure solamente un sistema immunitario non del tutto sviluppato, come nel caso di neonati e bambini molto piccoli. Altre condizioni che predispongono alla polmonite includono alcolismo, fumo, diabete, ipertensione arteriosa, patologie cardiovascolari ed età avanzata. Ultima causa sono le broncopneupatie. In quanto possono indebolire i meccanismi di difesa dei polmoni e diminuire la capacità polmonare di svolgere un ruolo di scambio attivo tra ossigeno e sangue.
Sintomi Infezione Polmonare
I sintomi più comune di una infezione polmonare sono:
- Tosse produttiva di espettorato (muco denso o dal colore alterato)
- Dolore toracico
- Brividi
- Febbre
- Respiro affannoso
Tuttavia, i sintomi possono variare in base all’entità della patologia e al microrganismo responsabile. Talvolta, le persone affette da polmonite presentano sintomi digestivi, come nausea, diarrea e perdita di appetito (anoressia). I sintomi variano in misura ancora maggiore nei neonati e negli anziani.
Potremmo avere un’infezione polmonare senza febbre, così come potrebbe non manifestarsi il dolore toracico. Oppure il paziente potrebbe non essere in grado di riferirlo. In alcuni casi, l’unico sintomo è una respirazione rapida o improvviso rifiuto di mangiare.
A volte, un improvviso stato confusionale può essere l’unico segno di polmonite in un anziano. Alcune forme gravi di polmonite possono impedire all’ossigeno di entrare nel circolo ematico, inducendo respiro affannoso. Bassi livelli di ossigeno possono avere quindi esiti potenzialmente letali. Il microrganismo responsabile della polmonite può entrare nel torrente ematico, oppure la risposta del corpo all’infezione può essere eccessiva, producendo un abbassamento della pressione sanguigna potenzialmente letale, una condizione definita sepsi.
Ascesso Polmonare
Alcune polmoniti possono condurre ad un ascesso polmonare. Un ascesso è una tasca di pus all’interno dei tessuti. Un ascesso polmonare si forma quando una piccola area del polmone muore e, al suo posto, si forma una raccolta di pus. Altre volte è possibile che si crei una raccolta di pus nello spazio tra il polmone e la parete toracica. Questa condizione è conosciuta come empiema.
Sindrome da stress respiratorio acuto
Una forte infezione o un’infiammazione eccessiva in risposta all’infezione possono causare gravi lesioni polmonari, che possono manifestarsi come sindrome da stress respiratorio acuto (Acute Respiratory Distress Syndrome, ARDS). L’ARDS provoca dispnea, di solito con respirazione rapida e superficiale. Le persone affette da ARDS di solito richiedono assistenza respiratoria con un ventilatore per un lungo periodo di tempo.
Infezione polmonare diagnosi
Per diagnosticare correttamente una polmonite e per effettuare la giusta diagnosi differenziale è basilare, oltre alla visita medica con auscultazione del torace, effettuare una radiografia del torace. In caso di dubbio a volte è utile eseguire una tomografia computerizzata (TC) toracica. Quando si sospetta una polmonite batterica può essere utile l’esame dell’espettorato.
Per capire quale batterio può aver causato la polmonite e poter così impostare una terapia antibiotica mirata ed adeguata. Il medico valuta la possibile presenza di polmonite auscultando il torace con uno stetoscopio.
L’infezione polmonare, in genere, un rumore caratteristico. Causato dal restringimento o dall’occlusione delle vie aeree, o dalla presenza di liquido e cellule infiammatorie all’interno di regioni polmonari normalmente occupate da aria. Questo fenomeno è definito consolidamento. Generalmente, la diagnosi di polmonite è confermata da una radiografia del torace. Ma talvolta viene eseguita una TC toracica. Nei casi lievi, il medico può decidere di avviare un trattamento sulla base dei sintomi e dei risultati della visita. In soggetti in condizioni tali da richiedere il ricovero ospedaliero, i medici spesso eseguono un esame di campioni di espettorato, sangue e urine, al fine di identificare l’organismo responsabile della polmonite.
Prelievo di espettorato
Nei soggetti molto malati o con un problema noto a carico del sistema immunitario, oppure quando ricercano certi organismi inusuali, i medici talvolta prelevano campioni di espettorato somministrando un trattamento a vapore.
Ciò induce una tosse profonda e la conseguente produzione di espettorato. In alternativa viene un utilizzato un broncoscopio (una sonda flessibile dotata di telecamera) nelle vie aeree. I campioni di espettorato ottenuti mediante induzione di tosse, in particolare con broncoscopio, sono associati a inferiori probabilità di contenere saliva. Ciò comporta maggiori probabilità, rispetto al campione di espettorato, di consentire l’identificazione dell’organismo responsabile della polmonite.
L’identificazione dell’organismo responsabile della polmonite è particolarmente importante quando il paziente è gravemente malato, immunocompromesso o non mostra una risposta efficace al trattamento. Tuttavia, malgrado questi test, risulta difficile identificare il microrganismo specifico in quasi tutti i soggetti affetti da polmonite.
Prevenzione polmonite
Il fumo di sigaretta rappresenta una delle cause principali di rischio di qualsiasi tipo di infezione polmonare. Il modo più efficace quindi di prevenire la polmonite è smettere di fumare. Gli esercizi di respirazione profonda e la terapia per eliminare il muco e le secrezioni dai polmoni contribuiscono a prevenire la polmonite nei soggetti ad alto rischio.
Ad esempio quelli debilitati o recentemente sottoposti a un intervento chirurgico al torace o all’addome. I vaccini possono contribuire a prevenire la polmonite. Talvolta, quando un soggetto non vaccinato, entra in contatto con una persona notoriamente affetta da un virus che può causare la polmonite (come il virus influenzale), il medico prescrive farmaci antivirali per cercare di prevenire l’infezione e la polmonite.
Infezione polmonare cura
Il trattamento della polmonite è sintomatico e viene effettuato sulla base del tipo di polmonite che si sta cercando di curare. Le polmoniti batteriche vengono curate con una terapia antibiotica mentre le polmoniti virali vengono trattate con farmaci antivirali.
Nel corso della polmonite, le secrezioni devono essere eliminate e i soggetti che ne sono affetti possono trarre beneficio da esercizi di respirazione profonda diaframmatica. Ai soggetti con polmonite e respiro affannoso o con bassi livelli di ossigeno nel sangue viene somministrato ossigeno.
Di solito attraverso un sondino di plastica nelle narici (cannula nasale). Sebbene il riposo costituisca una componente fondamentale del trattamento, il completo riposo a letto può essere dannoso e si raccomanda al paziente di muoversi spesso, alzarsi dal letto e sedersi.
Spesso, in caso di sospetta polmonite batterica, come accennato in precedenza, si avvia una terapia antibiotica mirata. La somministrazione precoce di antibiotici riduce la gravità della malattia e la possibilità che si sviluppino complicanze, che in alcuni casi possono causare perfino la morte del paziente. Il medico sceglie l’antibiotico in base all’agente causale evidenziato dal tampone nasofaringeo o dall’analisi dell’espettorato. Spesso però per anticipare i tempi si somministrazione antibiotica si comincia con un antibiotico ad ampio spettro per poi sostituirlo con l’antibiotico mirato.
Terapia antibiotica
Gli antibiotici non sono efficaci in caso di polmoniti virali.
Tuttavia, talvolta vengono somministrati farmaci antivirali specifici se si sospettano talune infezioni virali, come l’influenza o la varicella. Spesso, in seguito all’infezione virale può svilupparsi una polmonite batterica. In questo caso, il medico prescrive degli antibiotici in associazione agli antivirali. In casi rari, un fungo o parassita è la causa della polmonite, e viene somministrato un farmaco antimicotico o antiparassitario. I pazienti con infezione polmonare non grave possono seguire la terapia antibiotica orale a domicilio.
I soggetti anziani, i neonati e quelli con difficoltà respiratoria o con una preesistente patologia polmonare o cardiaca, vengono in genere ricoverati. E sottoposti al trattamento iniziale antibiotico, antivirale o antimicotico per via endovenosa. Dopo pochi giorni si passa alla somministrazione orale. I soggetti che hanno bisogno di essere ricoverati possono aver anche bisogno di ossigeno supplementare e liquidi per via endovenosa. I malati gravi possono aver bisogno di essere sedati ed essere temporaneamente collegati ad un ventilatore meccanico che spinge l’aria dentro e fuori dai polmoni attraverso un tubo inserito nella gola.
Terapia Nutraceutica: un supporto naturale
La Nutraceutica: un valido aiuto
In caso di infezioni polmonari un aiuto alle varie terapie in essere può sicuramente venire dall’utilizzo dei Nutraceutici: particolari integratori alimentari che contengono sostanze naturali in grado di coadiuvare i processi di guarigione, anche a livello polmonare.
In questo senso possono risultare un valido ausilio integratori a base di Acidi Boswelici, molecole naturali dalle spiccate proprietà antinfiammatorie, contenute negli estratti di Boswellia Serrata.
Negli ultimi anni alcuni lavori scientifici internazionali hanno dimostrato come gli estratti di Capelvenere (Adiantum Capillus Veneris) contengano svariate molecole ad attività funghicida, battericida, virucida, con un’azione prevalente nelle vie aeree.
Può risultare inoltre molto spesso utile associare ad un’attività propriamente terapeutica un aiuto in senso antiedemigeno (in particolare nel caso di infezioni polmonari edematose): in questo senso può trovare un valido impiego la Bromelina, molecola naturale dalle spiccate proprietà di contrasto e riassorbimento degli edemi contenuta nel comune Ananas (Ananas Comosus).
E’ utile inoltre ricordare l’importante ed onnipresente azione dello Zinco quale corroborante del Sistema Immunitario.