Ittero e Patologie Epatiche
L’ittero è dovuto all’innalzamento nel sangue dei livelli di bilirubina, un pigmento biliare che viene prodotto nel processo di degradazione dell’emoglobina. La bilirubina viene normalmente prodotta dall’organismo. Ma a causa di patologie, principalmente epatiche, di problematiche legate alla produzione ematica o dell’assunzione di alcuni farmaci può verificarsi che i valori di questa sostanza aumentino, provocando l’ittero. Con questo termine si fa riferimento alla colorazione giallastra della cute, della parte bianca degli occhi (sclera) e di altri tessuti, come il frenulo della lingua. La colorazione è dovuta al fatto che la bilirubina è una molecola di colore giallo.
Accumulo di bilirubina
In condizioni normali la bilirubina prodotta nella milza (bilirubina indiretta) viene trasportata al fegato per essere resa idrosolubile ed essere eliminata. Una volta processata prende il nome di bilirubina diretta o coniugata. Per verificare i livelli di bilirubina si ricorre a un semplice esame del sangue. I valori fisiologici di riferimento (che possono variare in base a sesso, età e strumentazione) per la bilirubinemia rientrano tra 0,3-1mg/dl. Di cui 0,1-0,3 mg/dl per la bilirubina indiretta e 0,2-0,8 mg/dl per quella diretta.
Ittero e subittero
In base ai valori di bilirubina presente nel sangue si distingue tra queste due situazioni. Subittero (<2-2,5 mg/dl) e ittero o ittero franco (>2-2,5 mg/dl). Nel primo caso la colorazione giallastra di pelle, sclere e alcune parti della bocca è meno evidente, mentre in caso di ittero la colorazione gialla è più intensa.
Tipi di ittero
Possiamo classificare l’ittero in base al tipo di bilirubina in eccesso.
- Ittero a bilirubinemia indiretta – L’innalzamento dei valori di bilirubina indiretta può essere dovuto a un eccesso di produzione o a una ridotta capacità di processamento. Nel primo caso, le cause vanno ricercate in patologie ematologiche che comportano un’elevata distruzione dei globuli rossi. Come sindromi emolitiche, emopatie con eritropoiesi inefficace e trasfusioni. Nel secondo caso si ha invece a che fare con problemi a carico del fegato, che ne riducono la capacità di processare la bilirubina, dovuti a sindromi oppure a farmaci. Sindromi come ad esempio la Sindrome di Gilbert, una patologia geneticamente determinata. Per quanto riguarda i neonati, per motivi fisiologici o legati a un enzima presente nel latte materno.
- Quello a bilirubinemia diretta – L’aumento della bilirubina coniugata solitamente è dovuto a problemi alle vie biliari, che non permettono la corretta escrezione di questa sostanza nell’intestino. La difficoltà nel deflusso biliare (colestasi) può essere causata da patologie epatiche croniche, cirrosi biliare primitiva, calcoli biliari, pancreatite, colangite, neoplasie o anomalie congenite delle vie biliari. Anche l’alcolismo cronico e alcuni farmaci, tra cui gli anticoncezionali, possono dare colestasi.
- Infine l’ittero a bilirubinemia mista. L’aumento di entrambi i tipi di bilirubina è principalmente dovuto a patologie epatiche che rendono impossibile individuare e processare questa sostanza. Tra le cause più frequenti di ittero c’è l’epatite, che può essere causata da virus (epatite A, B, C, D, E, mononucleosi e citomegalovirus), alcol e sostanze tossiche. Anche la cirrosi, che sia alcolica o infettiva, è causa di ittero, poiché il fegato perde la capacità di svolgere correttamente le proprie funzioni.
Curare l’ittero
Come abbiamo visto l’ittero è dovuto a un aumento dei livelli di bilirubina nel sangue. Perciò per impostare una cura è necessario verificare e capire quali sono le cause che hanno portato all’innalzamento dei valori e intervenire su di esse. Curando la patologia epatica, biliare o ematologica che provoca l’iperbilirubinemia l’ittero si dovrebbe risolvere. Non esiste quindi un’unica cura: la terapia verrà impostata dallo specialista sulla base dell’eziologia. Per indagare le cause dell’ittero il medico può prescrivere esami di primo livello quali prelievi di sangue (per epatiti o colestasi). Oppure di secondo livello come ecografia o tac (per studiare fegato o vie biliari). Fino ad arrivare ad esami più invasivi nei casi più gravi. Se l’ittero è provocato da farmaci, il medico prescriverà la sospensione, la riduzione o la sostituzione dei farmaci. In presenza di ittero l’assunzione di alcolici è da evitare.
La prevenzione dell’ittero
Prendersi cura del benessere del fegato e delle vie biliari è importante per prevenire episodi di iperbilirubemia e di ittero. Sicuramente evitare l’abuso di alcolici o di farmaci, se non necessari, riduce il rischio di sviluppare patologie epatiche e intossicazioni che possono influire negativamente sulle funzionalità di fegato e bile. Favorire il corretto funzionamento dei processi epatici è importante, sia attraverso una corretta alimentazione che grazie a integratori naturali (come Epato24). Questi ultimi infatti possono aiutare a promuovere i processi di rigenerazione cellulare epatica e la detossificazione del fegato in seguito all’assunzione di alcol o farmaci o in caso di patologie epatiche.