La Vestibolite vulvare, conosciuta anche come Vulvodinia, è una patologia cronica che colpisce la vulva.
La vulva è l’insieme degli organi genitali esterni femminili, quindi:
- grandi labbra
- piccole labbra
- clitoride
- vestibolo vulvare
- orifizio uretrale
- orifizio vaginale
Questa problematica esclusivamente femminile, comporta la permanenza di almeno tre mesi consecutivi di sintomi invalidanti. È una sindrome caratterizzata da dolore, bruciore e prurito locali.
Vestibolite vulvare: quali sono le cause?
Pur essendo una patologia molto diffusa in ambito femminile, le cause che portano alla Vestibolite non sono ancora note.
Esiste quindi una eziologia multifattoriale che scatena la sintomatologia della Vestibolite.
Entrano in gioco fattori biologici e psicologici nella cascata recettoriale che innesca la sintomatologia algica tipica di questa condizione.
Le tre caratteristiche che concorrono allo scatenarsi della sintomatologia clinica della Vestibolite vulvare sono anche iperstimolazione del sistema del dolore, ipertono del pavimento pelvico e iperattività dei mastociti.
Iperstimolazione del sistema del dolore
Un’eccessiva sensibilità agli stimoli dolorifici correlata alla vulvodinia riconosce cause periferiche (per la proliferazione delle terminazioni nervose) o centrali (secondarie all’abbassamento della soglia del dolore).
Ciò si traduce in iperalgesia (risposta dolorosa amplificata e/o esageratamente prolungata ad un modesto stimolo doloroso) e allodinia (cioè l’evocazione di dolore da parte di uno stimolo comunemente non dolorifico o, addirittura, non esistente).
Ipertono del pavimento pelvico
La Vulvodinia può essere favorita da una reazione difensiva della zona vaginale che provoca uno spasmo muscolare permanente. Questa contrazione può diventare essa stessa motivo di dolore.
Iperattività dei mastociti
La Vestibolite vulvare può essere indotta dall’iperattivazione di alcune cellule deputate normalmente alla difesa (mastociti).
Questa reazione è causata da un’esposizione prolungata e/o elevata ad un fattore infettivo o irritativo, responsabile di una risposta immunitaria locale eccessiva.
I mastociti non producono solamente le sostanze flogistiche responsabili di eritema ed irritazione, ma sono responsabili anche dell’attivazione del nerve growth factor (NGF, fattore di crescita nervoso).
Fattore che promuove la proliferazione delle terminazioni deputate alla percezione del dolore.
Vestibolite vulvare sintomi
Vestibolite sintomi: sono numerosi. Rendono, inoltre, questa patologia estremamente invalidante, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psicologico. Di conseguenza va a modificare anche la sfera sociale e i rapporti con gli altri.
I sintomi principali della Vulvodinia sono:
- dolore alla vulva o fastidio spontaneo vulvare
- rossore e bruciore locale
- dolore alla vagina durante i rapporti sessuali
- sensazione di abrasione o irritazione
- sensazione tipico di punture di spillo
- secchezza vaginale
- gonfiore della vulva
A questi sintomi specifici, si aggiungono poi altri sintomi aspecifici, cosiddetti secondari. Sono:
- disuria
- cistite
- cistite interstiziale
- endometriosi
- sindrome colon irritabile
- cefalea
- difficoltà a raggiungere l’orgasmo
Vestibolite vulvare cura
Quindi la Vestibolite vulvare come si cura?
Il trattamento della Vulvodinia, trattandosi di patologia ad eziologia multifattoriale, deve comprendere un approccio multifattoriale.
È giusto ricordare che la Vestibolite è una condizione cronica. Quindi andrà incontro a periodi di remissione più o meno lunghi e dovrà essere soprattutto trattata e controllata nel tempo.
Il trattamento prevede una parte farmacologica che lavorerà sul sistema endocannabinoide, una parte fisioterapica che lavorerà sul pavimento pelvico, una parte nutrizionale che lavorerà sulla corretta alimentazione e una parte di lavoro psicologico di supporto.
Vulvodinia rimedi naturali
Abbiamo visto come il maggior problema nelle pazienti affette da dolore vulvare cronico sia l’iperstimolazione del sistema del dolore.
Il sistema endocannabinoide, se dovutamente stimolato, riesce a controllare e a regolare le numerose terminazioni nervose iperattivate a livello vulvare. Questo si traduce in un ottimale controllo dei dolori alla vulva.
Una regolazione prolungata nel tempo del sistema endocannabinoide permette inoltre una miglior gestione del dolore in ambito di vulvodinia. Abitua, infatti, le terminazioni nervose vulvari a lavorare in un range di normalità senza essere iperattivate e va a modulare l’azione dei mastociti.
In quest’ottica, possiamo parlare di Vestibolite cura naturale.
Vulvodinia cura naturale: il ruolo del CBD
È di estrema importanza il ruolo del Cannabidiolo (CBD) nella regolazione del sistema endocannabinoide in pazienti affette da Vulvodinia.
Ancora non chiaro (se non addirittura dannoso), invece, il ruolo del THC. Questo, infatti, agendo come psicotropo e ha un forte effetto di assuefazione. Per questo motivo non risulta efficace nel trattamento della Vestibolite vulvare.
L’utilizzo quindi di Olio di CBD (Pure Oil 24) è ritenuto Gold Standard nel trattamento della Vulvodinia. Protocolli multifunzionali prevedono l’utilizzo di olio topico al 5% da utilizzare direttamente sulla vulva e olio topico sublinguale al 10% o al 20% per la regolazione efficace del sistema endocannabinoide (regolazione e controllo del dolore neuropatico).
Vulvodinia cure naturali: terapie complementari
L’ipertono del pavimento pelvico viene invece tenuto sotto controllo grazie a tecniche fisioterapiche e osteopatiche di ginnastica del pavimento pelvico.
Infine, una corretta alimentazione, volta a eliminare i cibi pro infiammatori che aumentano la sensibilità dolorifica nel vestibolo vulvare, è un elemento cardine nel trattamento multifattoriale di questa patologia.
La corretta idratazione, l’utilizzo di probiotici e una giusta igiene intima completano un approccio multifunzionale al trattamento dei sintomi della Vulvodinia.
Conclusioni
Concludendo, abbiamo visto come la Vulvodinia sia una patologia estremamente invalidante, a eziologia multifattoriale che colpisce un gran numero di ragazze e donne in un range di età che va dai 14 ai 65 anni.
Di fondamentale importanza per il trattamento dei Vulvodinia sintomi è un approccio multifunzionale che si basa sulla regolazione del sistema endocannabinoide. Questo infatti è in grado di modulare, o addirittura spegnere, i recettori del dolore che creano iperattività dolorifica a livello delle terminazioni nervose ipersensibili a livello vulvare.
L’utilizzo dunque di Olio di CBD puro sia a livello locale (direttamente sulla vulva, titolato al 5%) che a livello sistemico (sublinguale, titolato al 10%) sono essenziali per il trattamento dei sintomi della Vulvodinia.
Completano l’approccio multidisciplinare una riabilitazione del pavimento pelvico e la giusta alimentazione.
5 commenti su “Vestibolite Vulvare”
Buonasera, ho acquistato i vostri prodotti ad uso locale e sublinguale per vulvodinia. Quale dose consigliate di adottare?
Buongiorno, 2 gocce alla mattina e 2 gocce alla sera, aumentando di una goccia ogni settimana fino ad un massimo di 6 gocce fermandosi quando trova la quantità minima efficace, grazie
Sono disperata questo fastidio vulvare mi ha portato alla depressione L’oil e è l ultima spiaggia Sono tre anni che soffro di vulvodinia
Buongiorno, grazie per l’attenzione le auguriamo che con il nostro prodotto la situazione si possa risolvere. Grazie
Si rivolga al dott. Giorgio Galizia il massimo esperto di vulvodinia in Italia…. Glielo consiglio per esperienza personale.